Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 44727 del 6 novembre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:44727PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'applicazione di una misura cautelare, deve effettuare un'attenta disamina degli elementi probatori, senza limitarsi a una mera "rilettura" in chiave accusatoria delle circostanze di fatto, ma verificando la logicità e la coerenza della motivazione del provvedimento impugnato, il quale deve dare conto in modo puntuale e adeguato delle ragioni per cui ritiene insussistente, almeno allo stato, il quadro indiziario richiesto dalla legge. In particolare, il giudice è tenuto a valutare con rigore la portata e l'attendibilità delle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, al fine di accertare se le stesse siano effettivamente idonee a supportare, in maniera grave e precisa, l'imputazione contestata, con specifico riferimento alla configurabilità del reato e alla sua attribuibilità all'indagato. Inoltre, il giudice deve verificare se gli elementi probatori acquisiti consentano di escludere, sempre allo stato, la sussistenza di un quadro indiziario sufficiente a giustificare l'applicazione della misura cautelare, anche in relazione a profili di natura soggettiva, come il ruolo rivestito dall'indagato nell'ambito dell'associazione criminosa e il suo contributo causale al programma delittuoso. In tal senso, la motivazione del provvedimento impugnato deve risultare puntuale, logica e immune da vizi di legittimità, senza che il giudice di legittimità possa sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito, salvo che quest'ultima non si riveli manifestamente illogica o carente sotto il profilo argomentativo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GARRIBBA Tito - Presidente

Dott. SERPICO F. - rel. Consigliere

Dott. GRAMENDOLA Francesco - Consigliere

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI PALERMO;

nei confronti di:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 572/2013 TRIB. LIBERTA' di PALERMO, del 03/05/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. FRANCESCO SERPICO;

sentite le conclusioni del PG Dott. E. CESQUI intese all'A.c.R. limitatamente al reato associativo ex articolo 416 bis c.p..

Udito il difensore Avv. (OMISSIS) intese al rigetto del ricorso.

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