Il Tribunale Amministrativo Regionale, nel dichiarare improcedibile il ricorso proposto da alcuni consiglieri comunali avverso la delibera di approvazione del bilancio di previsione, ha affermato il principio secondo cui, pur in assenza dell'adozione di una nuova delibera di approvazione del bilancio entro il termine di deposito del ricorso, è possibile dichiarare l'improcedibilità del ricorso stesso per sopravvenuto difetto di interesse, qualora i ricorrenti abbiano espressamente dichiarato la sopravvenuta carenza di interesse alla decisione. In tali casi, il Tribunale può procedere alla compensazione delle spese di lite, considerato il riavvio del procedimento di approvazione del bilancio e l'esito in rito della controversia. La massima giuridica che può essere tratta dalla sentenza è la seguente: Il ricorso avverso la delibera di approvazione del bilancio di previsione può essere dichiarato improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse, qualora i ricorrenti, consiglieri comunali, abbiano espressamente manifestato la sopravvenuta carenza di interesse alla decisione, anche in assenza dell'adozione di una nuova delibera di approvazione del bilancio entro il termine di deposito del ricorso. In tali casi, il Tribunale può procedere alla compensazione delle spese di lite, considerato il riavvio del procedimento di approvazione del bilancio e l'esito in rito della controversia. Il Tribunale Amministrativo Regionale, nel dichiarare l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuto difetto di interesse, ha ritenuto che tale soluzione fosse possibile nonostante l'Amministrazione non avesse ancora adottato una nuova delibera di approvazione del bilancio entro il termine di deposito del ricorso. Ciò in quanto i ricorrenti, consiglieri comunali, avevano espressamente manifestato la sopravvenuta carenza di interesse alla decisione. Il Tribunale ha quindi compensato le spese di lite, considerando il riavvio del procedimento di approvazione del bilancio e l'esito in rito della controversia.