Cassazione penale Sez. I sentenza n. 50386 del 7 novembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:50386PEN

Massima

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Il reato di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, di cui all'art. 74 del D.P.R. n. 309/1990, richiede la prova dell'esistenza di un vincolo associativo, anche rudimentale, tra più soggetti, volto alla commissione di un numero indeterminato di violazioni della disciplina sugli stupefacenti, a prescindere dall'effettiva realizzazione di singoli episodi di spaccio. Tale reato associativo si distingue dal mero concorso continuato di più reati di cui all'art. 73 del medesimo decreto, in quanto presuppone un quid pluris rappresentato dall'accordo e dalla struttura organizzativa, seppur minima, finalizzata al perseguimento dello scopo illecito. Pertanto, la responsabilità per il reato associativo può essere affermata sulla base di elementi indiziari convergenti, quali le risultanze delle intercettazioni, il rinvenimento di armi e la prova di condotte finalizzate all'approvvigionamento e alla distribuzione della droga, anche in assenza della dimostrazione di specifici episodi di cessione. Inoltre, il giudice, nel determinare la pena, deve tenere conto non solo della gravità oggettiva dei fatti, ma anche di elementi soggettivi inerenti alla personalità dell'imputato e alle modalità della condotta, al fine di pervenire a un trattamento sanzionatorio proporzionato e ragionevole.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IASILLO Adriano - Presidente

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. BINENTI Roberto - rel. Consigliere

Dott. SANTALUCIA Giuseppe - Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 11/07/2017 della Corte di appello di Catania;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e i ricorsi;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. BINENTI Roberto;
sentito il Pubblico ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott.ssa ZACCO Franca, che ha concluso per l'inammissibilita' dei ricorsi;
udito l'Avv. …

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