Cassazione penale Sez. III ordinanza n. 182 del 7 gennaio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:182PEN

Massima

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La declaratoria di illegittimità costituzionale di una norma processuale penale, anche se intervenuta successivamente all'adozione di un provvedimento giurisdizionale, produce effetti retroattivi su tutti i rapporti processuali non ancora definiti con il giudicato, facendo rivivere l'originario atto di impugnazione e caducando i provvedimenti adottati in applicazione della norma dichiarata incostituzionale, salvo il limite della situazione "esaurita" che si verifica solo quando sul punto sia intervenuta una decisione con autorità di cosa giudicata. Pertanto, l'ordinanza di inammissibilità dell'appello del pubblico ministero, pronunciata in applicazione di una disposizione transitoria successivamente dichiarata incostituzionale, deve essere annullata senza rinvio, con conseguente reviviscenza dell'originario atto di appello.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAPA Enrico - Presidente

Dott. CORDOVA Agostino - Consigliere

Dott. PETTI Ciro - Consigliere

Dott. IANNIELLO Antonio - Consigliere

Dott. SENSINI Maria Silvia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

Procuratore generale presso la Corte d'appello di Brescia avverso la sentenza del tribunale di Bergamo del 27 aprile del 2002;

nei confronti di:

Ab. Si., nato in (OMESSO) il (OMESSO);

udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. PETTI Ciro;

sentito il Sostituto Procuratore Generale nella persona del Dott. SALZANO Francesco, il quale ha concluso per la conversione del ricorso in appello;

letti il ricorso e l'ordinanza denunciata, osserva quanto segue:

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