Cassazione penale Sez. II sentenza n. 2794 del 21 gennaio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:2794PEN

Massima

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Il reato di estorsione aggravata dal metodo mafioso si configura quando la condotta estorsiva, anche se non accompagnata da esplicite minacce, risulta idonea a incutere timore e a coartare la volontà della vittima in ragione della notoria appartenenza dell'agente a un gruppo criminale organizzato che spadroneggia in un determinato territorio. Ai fini della sussistenza dell'aggravante, non è necessario che la vittima si sia effettivamente sentita intimidita, essendo sufficiente che la sola evocazione del gruppo criminale di appartenenza dell'agente sia stata oggettivamente idonea a determinare la consegna del denaro o di altra utilità. La valutazione della sussistenza delle esigenze cautelari, anche in presenza della presunzione relativa di adeguatezza della custodia cautelare in carcere prevista per i reati commessi avvalendosi delle condizioni previste dall'art. 416-bis c.p., deve tenere conto di tutti gli elementi concreti del caso, senza limitarsi alla mera astratta configurabilità del reato, ma considerando la gravità, la reiterazione e le modalità della condotta, nonché la personalità e la pericolosità sociale dell'indagato, desumibili anche da precedenti penali e dichiarazioni di collaboratori di giustizia. La mera prospettazione di una patologia pregressa non è sufficiente a far sorgere l'obbligo di disporre una perizia per verificare l'incompatibilità con il regime carcerario, essendo necessario che venga allegata una chiara e specifica situazione di incompatibilità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GENTILE Mario - Presidente

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

Dott. PARDO Ignazio - Consigliere

Dott. TUTINELLI V. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI SALERNO;
nei confronti di:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
inoltre:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 571/2015 TRIB. LIBERTA' di SALERNO, del 23/09/2015;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. VINCENZO TUTINELLI;
lette/sentite le conclusioni del PG Dott. ((omissis)) che ha concluso per il rigetto del ricorso.
udito il difensore avv. (OMISSIS), …

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