Cassazione penale Sez. II sentenza n. 47407 del 21 dicembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:47407PEN

Massima

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La massima giuridica che si può trarre dalla sentenza è la seguente: L'aggravante di cui all'art. 7 del d.l. n. 152 del 1991 (metodo mafioso) può essere riconosciuta anche in assenza della prova dell'esistenza di un'associazione di tipo mafioso, essendo sufficiente la dimostrazione che l'autore del reato abbia agito consapevolmente avvalendosi della forza di intimidazione derivante dalla sua appartenenza o dal suo collegamento con un'organizzazione criminale di stampo mafioso, la cui operatività e capacità intimidatrice siano accertate nel contesto ambientale in cui si è realizzata la condotta delittuosa. A tal fine, rilevano non solo le dichiarazioni della persona offesa, che possono costituire prova diretta, ma anche ogni altro elemento di prova, anche indiziario, che attesti l'effettiva sussistenza di tale contesto criminale e della conseguente capacità di intimidazione di cui l'autore del reato si sia avvalso. Il giudice non può procedere ad una valutazione atomistica e frazionata di tali elementi probatori, ma deve effettuare un esame unitario e complessivo degli stessi, al fine di accertare la sussistenza dell'aggravante contestata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIRENA Pietro A. - Presidente

Dott. CASUCCI Giuliano - Consigliere

Dott. FIANDANESE Franco - rel. Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Salerno, Direzione Distrettuale Antimafia, e da Qu. Ma. , nato a (OMESSO);

avverso l'ordinanza del Tribunale di Salerno, in data 9 agosto 2011, di parziale accoglimento dell'istanza di riesame dell'ordinanza del G.I.P. del Tribunale di Salerno, in data 26 luglio 2011, di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere;

Visti gli atti, l'ordinanza …

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