Cassazione penale Sez. I sentenza n. 26786 del 28 giugno 2016

ECLI:IT:CASS:2016:26786PEN

Massima

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Il provvedimento di differimento del colloquio tra l'indagato sottoposto a custodia cautelare e il suo difensore, adottato dal pubblico ministero e dal giudice per le indagini preliminari ai sensi dell'art. 104, comma 3, c.p.p., è legittimo quando risulti adeguatamente motivato sulla base di specifiche ed eccezionali esigenze di cautela, come l'esigenza di garantire la genuinità delle dichiarazioni che l'indagato potrebbe rendere in sede di interrogatorio di garanzia, anche in relazione al possibile coinvolgimento di altri soggetti nell'attività delittuosa. Tale provvedimento, pur non essendo autonomamente impugnabile, può essere oggetto di sindacato incidentale nell'ambito del procedimento, qualora risulti viziato per violazione del diritto di difesa; in tal caso, l'illegittimità del provvedimento di differimento determina la nullità, a regime intermedio, dell'interrogatorio di garanzia successivamente svolto. Tuttavia, il rispetto dell'obbligo di motivazione del provvedimento di differimento e la successiva effettuazione del colloquio con il difensore, prima dell'interrogatorio, assicurano la piena validità di quest'ultimo e degli atti processuali conseguenti. Inoltre, la mancata consegna all'indagato del verbale di fermo nella lingua da lui conosciuta o la mancata autorizzazione all'interprete di accedere al carcere, pur costituendo possibili violazioni di specifiche norme di rito, non incidono sulla validità dell'udienza di convalida del fermo e degli atti successivi, qualora risulti comunque assicurata all'indagato la piena comprensione degli elementi di accusa a suo carico e la possibilità di esporre le proprie ragioni difensive.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Presidente

Dott. NOVIK ((omissis)) - Consigliere

Dott. ESPOSITO Aldo - rel. Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - Consigliere

Dott. CAIRO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), n. in data (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 1651/2015 emessa dal G.I.P. del Tribunale di Caltagirone in data 03/09/2015;
udita la relazione fatta dal Consigliere dott. ((omissis));
udite le conclusioni del Procuratore generale, in persona della dott.ssa ((omissis)), che chiedeva il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 03/09/2015 il G.I.P. del Tribunale di Caltagirone convalidava il fermo di P.G. emesso nei confronti di (OMISSIS) e gli applicava la misu…

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