Il rilascio di una concessione per l'occupazione permanente di suolo pubblico, anche per un periodo superiore a 120 giorni, è subordinato all'acquisizione preventiva dell'autorizzazione paesaggistica da parte dell'autorità competente, qualora l'area interessata rivesta un rilevante interesse paesaggistico, culturale ed ambientale. L'Amministrazione comunale, nel valutare la richiesta di concessione, deve ponderare il prevalente interesse pubblico alla libera fruibilità e alla tutela del bene pubblico rispetto all'interesse privato all'occupazione, negando il rilascio della concessione ove ritenga che l'occupazione del suolo pubblico, anche se temporanea, possa compromettere la visibilità e la fruibilità del bene pubblico, in particolare se oggetto di recenti interventi di restauro volti a ripristinarne il pregio architettonico e urbanistico. La concessione di uso particolare del bene demaniale o patrimoniale indisponibile può essere disposta dalla Pubblica Amministrazione solo previo accertamento che la stessa permetta comunque di realizzare una funzione primaria o comprimaria del bene pubblico e non per il conseguimento di interessi meramente privati. Pertanto, il rilascio della concessione è subordinato non solo all'acquisizione dell'autorizzazione paesaggistica, ma anche alla verifica della compatibilità dell'occupazione richiesta con l'interesse pubblico alla libera fruibilità e alla tutela del bene pubblico.