Il decreto di convalida del sequestro d'urgenza disposto dal pubblico ministero è inoppugnabile, in quanto costituisce un provvedimento autonomo rispetto al successivo decreto di sequestro preventivo adottato dal giudice per le indagini preliminari, il quale può essere impugnato con ricorso per riesame ai sensi dell'articolo 324 del codice di procedura penale. Il principio di diritto affermato dalle Sezioni Unite della Corte di Cassazione, secondo cui l'ordinanza di convalida del sequestro d'urgenza non è autonomamente impugnabile, trova applicazione anche nell'ipotesi in cui il decreto di convalida e il successivo decreto di sequestro preventivo siano formalmente confluiti in un unico atto, in quanto la loro natura e disciplina rimangono distinte. Pertanto, il ricorso proposto avverso la sola parte del provvedimento relativa alla convalida del sequestro d'urgenza deve essere dichiarato inammissibile, in quanto il rimedio esperibile è esclusivamente il ricorso per riesame avverso il decreto di sequestro preventivo.