Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 32635 del 5 luglio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:32635PEN

Massima

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Il reato di detenzione e cessione di sostanze stupefacenti, previsto dall'art. 73 del D.P.R. n. 309/1990, configura un'unica fattispecie criminosa quando le condotte di detenzione e cessione siano poste in essere dal medesimo soggetto, abbiano ad oggetto la medesima partita di droga e si svolgano senza apprezzabile soluzione di continuità, essendo espressione di un unico disegno criminoso finalizzato allo spaccio della stessa sostanza stupefacente. In tali ipotesi, non sussiste il concorso formale di reati, in quanto le diverse condotte tipiche previste dalla norma, pur essendo astrattamente autonome, risultano assorbite nell'ipotesi più grave della cessione, non configurandosi un reato complesso. Ai fini dell'esclusione del concorso formale, è sufficiente che vi sia identità della partita di droga detenuta e ceduta, nonché contestualità delle condotte, senza che rilevi la diversità della species di stupefacente, atteso che la norma incriminatrice ha natura giuridica di fattispecie a più condotte alternative. Pertanto, quando le condotte di detenzione e cessione di sostanze stupefacenti siano caratterizzate da tali elementi di identità e contestualità, esse devono essere ricondotte ad un'unica fattispecie criminosa, con conseguente assorbimento della condotta di detenzione in quella più grave della cessione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BIANCHI Luisa - Presidente

Dott. CAPPELLO Gabriella - rel. Consigliere

Dott. PEZZELLA Vincenzo - Consigliere

Dott. MICCICHE' Loredana - Consigliere

Dott. CENCI Daniele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE GENERALE della REPUBBLICA presso la CORTE d'APPELLO di TORINO;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), n. (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 58/2016 della CORTE d'APPELLO di TORINO, SEZ. PEN. MINORENNI in data 20/12/2016;
visti gli atti;
fatta la relazione dal Cons. Dott. Gabriella CAPPELLO;
sentite le conclusioni del Procuratore Generale, in persona del Dott. TAMPIERI Luca, il quale ha concluso per il rigetto.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte d'appell…

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