Cassazione penale Sez. V sentenza n. 29379 del 20 luglio 2007

ECLI:IT:CASS:2007:29379PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: L'impugnazione proposta dall'imputato avverso la sentenza del giudice di pace che lo abbia condannato a una pena pecuniaria e al risarcimento del danno in favore della parte civile deve essere qualificata come appello, anche quando con essa si contesti in radice l'accertamento di responsabilità, anche sotto il profilo formale della violazione della competenza, poiché è dal giudizio che si assume affetto da vizio radicale che scaturisce la condanna al risarcimento del danno, sicché la validità di tale capo dipende anche dalla esistenza (o meno) del vizio denunziato. Pertanto, l'impugnazione dell'imputato contro la pronuncia di condanna penale estende i suoi effetti alle statuizioni civili da essa dipendenti, trovando applicazione l'articolo 574 comma 4 c.p.p. Conseguentemente, l'ordinanza che dichiara inammissibile l'impugnazione proposta dall'imputato avverso la sentenza del giudice di pace che lo ha condannato a una pena pecuniaria e al risarcimento del danno in favore della parte civile è errata, in quanto l'impugnazione, pur non facendo esplicito riferimento al capo relativo alla condanna a favore della parte civile, investiva inequivocabilmente anche tale statuizione, denunciando in toto la decisione gravata. Pertanto, l'impugnazione, qualificata come appello, avrebbe dovuto essere esaminata nel merito dal giudice di secondo grado, il quale è libero da vincoli nel valutare la sua ammissibilità sotto altri eventuali profili nonché la sua fondatezza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PIZZUTI Giuseppe - Presidente

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. DI TOMASSI ((omissis)) - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

RU. An. Fa. , nato il (OMESSO);

avverso l'ordinanza pronunziata il 21 luglio 2007 dal Tribunale di Palermo, con la quale veniva dichiarato inammissibile l'appello proposto dal RU. avverso la sentenza 24.2.2005 del Giudice di pace di Palermo;

parte civile: FI. Gi. ;

Visti gli atti, la sentenza denunziata e il ricorso;

Udita la relazione fatta dal Consigliere Dr. M. ((omissis));

Udito il P…

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