Tribunale Amministrativo Regionale Veneto - Venezia sentenza n. 683 del 2012

ECLI:IT:TARVEN:2012:683SENT

Massima

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La presentazione di un'istanza di sanatoria edilizia successiva all'impugnazione di un provvedimento di demolizione di opere abusive determina la sopravvenuta carenza di interesse del ricorrente alla prosecuzione del giudizio, rendendo il ricorso improcedibile. Ciò in quanto il riesame dell'abusività dell'opera provocato dalla richiesta di sanatoria, anche al fine di verificarne l'eventuale sanabilità, comporta la formazione di un nuovo provvedimento che rende inefficace il precedente ordine di demolizione impugnato. In tali casi, il giudice amministrativo non può entrare nel merito dei provvedimenti impugnati, essendo tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuta carenza di interesse della parte ricorrente.

Sentenza completa

N. 02075/2010
REG.RIC.

N. 00683/2012 REG.PROV.COLL.

N. 02075/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2075 del 2010, proposto da:
Centro Mauro Sport Immobiliare Sas di Morelato Mauro & C., rappresentato e difeso dagli avv. Riccardo Ruffo, Luigi Carponi Schittar, con domicilio eletto presso Luigi Carponi Schittar in Venezia-Mestre, via Filiasi, 57;

contro

Comune di Bovolone, rappresentato e difeso dagli avv. Antonio Sartori, Maurizio Sartori, con domicilio eletto presso Antonio Sartori in Venezia-Mestre, Calle del Sale, 33;

per l'annullamento

- dell’ordinanza n. 76 del 21.7.2010, a firma del Responsabile dei servizi tecnici del Comune di Bovolone, di demolizione e di ripristino dell…

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