Cassazione penale Sez. I sentenza n. 490 del 8 gennaio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:490PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La continuazione tra più reati, ai fini dell'applicazione dell'istituto di cui all'art. 81 c.p., richiede l'accertamento di un'unitarietà del disegno criminoso, che si manifesti attraverso la sussistenza di un nesso di strumentalità e complementarietà tra le singole condotte, tali da evidenziare una medesima programmazione delittuosa, anche in presenza di reati omogenei commessi a breve distanza temporale. Pertanto, il giudice dell'esecuzione, nel valutare la sussistenza della continuazione, deve esaminare attentamente gli elementi concreti della fattispecie, senza limitarsi a considerare la sola omogeneità delle violazioni, ma verificando altresì se le singole condotte siano ascrivibili a genesi autonome ovvero riconducibili a un'unica determinazione criminosa. Inoltre, il giudice deve tenere conto di tutti i fattori rilevanti, come le condizioni personali e la situazione economica e psicologica del reo, al fine di accertare la sussistenza dei presupposti per l'applicazione dell'istituto della continuazione, in ossequio ai principi di individualizzazione e umanizzazione della pena.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI TOMASSI ((omissis)) - Presidente

Dott. SIANI Vincenzo - rel. Consigliere

Dott. BIANCHI Michele - Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

Dott. BINENTI Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 13/01/2020 del TRIBUNALE di MONZA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. SIANI VINCENZO;
lette le conclusioni del PG Dr. CUOMO Luigi, che ha chiesto la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Con l'ordinanza in epigrafe, emessa il 13 gennaio 2020, il Tribunale di Monza, quale giudice dell'esecuzione, ha rigettato la domanda formulata nell'interesse di (OMIS…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.