Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 15535 del 23 aprile 2021

ECLI:IT:CASS:2021:15535PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il dolo del reato di calunnia è escluso quando l'erroneo convincimento del denunciante sulla colpevolezza dell'accusato è ragionevolmente fondato su elementi oggettivi e seri, tali da ingenerare dubbi condivisibili da una persona di normale cultura e capacità di discernimento nella medesima situazione di conoscenza. Pertanto, l'ingiustificata attribuzione come vero di un fatto di cui non si è accertata la realtà presuppone la certezza della sua non attribuibilità sic et simpliciter all'incolpato. Tuttavia, il dolo è configurabile quando l'erroneo convincimento del denunciante non riguarda i profili valutativi della condotta oggetto di accusa, bensì fatti storici concreti, suscettibili di verifica o di corretta rappresentazione nella denuncia, la cui omissione connota effettivamente in senso doloso la formulazione dell'accusa. Inoltre, la natura di fattispecie di pericolo del reato di calunnia comporta che l'idoneità della incolpazione a dare impulso alle investigazioni nei confronti dell'accusato sia sufficiente a integrare il reato, a prescindere dall'allegazione dei relativi provvedimenti giudiziari.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. MOGINI Stefano - Consigliere

Dott. GIORDANO ((omissis)) - Consigliere

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

Dott. RICCIO Stefano - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 09/12/2019 della Corte di appello di Venezia;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal ((omissis));
udito il difensore di parte civile, che ha chiesto dichiararsi la inammissibilita' del ricorso;
udita la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto procuratore generale MOLINO Pietro, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.