Consiglio di Stato sentenza n. 4547 del 2017

ECLI:IT:CDS:2017:4547SENT

Massima

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Il proprietario di un immobile abusivo non può sottrarsi all'acquisizione gratuita al patrimonio comunale dell'opera e dell'area di sedime, prevista dalla legge, adducendo la propria estraneità alla realizzazione dell'abuso, se non risulta in modo inequivocabile che egli si sia adoperato per impedirlo con gli strumenti offertigli dall'ordinamento. L'acquisizione al patrimonio comunale è infatti un atto dovuto, senza alcun contenuto discrezionale, che consegue all'accertamento dell'inottemperanza all'ordine di demolizione e ripristino dello stato dei luoghi, senza necessità di una specifica impugnazione del provvedimento di acquisizione, essendo questo atto meramente consequenziale e non autonomamente impugnabile in assenza di tempestiva impugnazione dell'ordine di demolizione. La presentazione di una domanda di condono, anche se successiva, non determina la sospensione dei procedimenti sanzionatori, qualora la stessa sia stata archiviata in quanto meramente ripetitiva di una precedente istanza già respinta.

Sentenza completa

Pubblicato il 29/09/2017

N. 04547/2017REG.PROV.COLL.

N. 00245/2008 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso in appello numero di registro generale 245 del 2008, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via Terenzio, 7;

contro

Comune di Sant'Anastasia, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), domiciliato, ai sensi dell’art. 25 c.p.a., presso la Segreteria del Consiglio di Stato in Roma, piazza Capo di Ferro, 13;

per la riforma

della sentenza del T.a.r. per la Campania, sede di Napoli, sezione terza, n. 14090 del 19 novembre 2007, resa tra le parti, concernente l’acquisizione al pat…

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