Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Brescia sentenza n. 44 del 2014

ECLI:IT:TARBS:2014:44SENT

Massima

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La destinazione urbanistica di un'area, stabilita in una convenzione urbanistica, non può essere modificata unilateralmente dall'amministrazione comunale nell'adozione del nuovo piano di governo del territorio, salvo il caso in cui sussista un affidamento qualificato del privato, ovvero la posizione di quest'ultimo si sia consolidata in un titolo formale, perfetto ed efficace, come la convenzione stessa. Pertanto, il Comune è tenuto a motivare in modo più approfondito le proprie scelte pianificatorie qualora intenda disattendere l'assetto di interessi già definito in una precedente convenzione urbanistica, a meno che non emerga chiaramente che le parti, nel redigere tale convenzione, non abbiano inteso creare un affidamento qualificato del privato sulla futura destinazione delle aree. Inoltre, l'eventuale monetizzazione degli standard urbanistici prevista nella convenzione urbanistica, in luogo della cessione delle relative aree, non comporta di per sé la loro edificabilità, essendo tale monetizzazione espressamente prevista dalla legge regionale come alternativa alla cessione, a prescindere dalla destinazione urbanistica delle aree. Pertanto, il Comune non è tenuto a restituire il corrispettivo versato dal privato per la monetizzazione degli standard, salvo che non venga dimostrato che tale corrispettivo non sia stato determinato in modo congruo rispetto al valore delle aree.

Sentenza completa

N. 00836/2011
REG.RIC.

N. 00044/2014 REG.PROV.COLL.

N. 00836/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

sezione staccata di Brescia (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 836 del 2011, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dagli avv. ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Brescia, via Solferino, 53;

contro

Comune di Arzago D'Adda, rappresentato e difeso dagli avv. ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Brescia, via Romanino,16;

nei confronti di

Provincia di Bergamo;

per

l’annullamento

della deliberazione 3 marzo 2011 n°1, pubblicata sul BURL il 23 marzo 2011, con la quale il Consiglio comunale di Arzago …

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