Cassazione penale Sez. III sentenza n. 27620 del 26 giugno 2023

ECLI:IT:CASS:2023:27620PEN

Massima

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Il reato di maltrattamenti in famiglia può concorrere con quello di violenza sessuale quando le condotte di percosse e gli atti sessuali, pur essendo tra loro connessi, mantengono una parziale autonomia e determinano complessivamente un contesto vessatorio e di sistematica sopraffazione della vittima, senza che sia necessario che gli atti di violenza fisica e sessuale siano finalizzati esclusivamente alla realizzazione della violenza sessuale e siano strumentali alla stessa. Ai fini della configurabilità dell'attenuante della minore gravità del fatto per il reato di violenza sessuale, occorre una valutazione globale del fatto, avuto riguardo ai mezzi, alle modalità esecutive, al grado di coartazione esercitato sulla vittima, alle sue condizioni fisiche e mentali, nonché alle caratteristiche psicologiche valutate in relazione all'età, in modo da accertare che la libertà sessuale non sia stata compressa in maniera grave e che non sia stato arrecato alla vittima un danno grave, anche in termini psichici. La reiterazione degli abusi nel tempo, in quanto approfondisce il tipo di illecito e compromette maggiormente l'interesse giuridico tutelato dalla norma incriminatrice, non è compatibile con la "minore gravità" del fatto. Il diniego delle circostanze attenuanti generiche può essere adeguatamente motivato con riferimento alla gravità della condotta e all'assenza di elementi positivamente valutabili a favore dell'imputato, come nel caso in cui le ammissioni siano state rese solo dopo l'acquisizione di prove decisive e al fine di dare una impropria connotazione "terapeutica" alle percosse reiteratamente inflitte alla vittima.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARINI Luigi - Presidente

Dott. GENTILI Andrea - Consigliere

Dott. CORBO Antonio - rel. Consigliere

Dott. ZUNICA Fabio - Consigliere

Dott. MAGRO M.Beatrice - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 14/07/2022 della Corte d'appello di Reggio Calabria;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere ((omissis));
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Domenico A. R. Seccia, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso; lette le conclusioni, per la parte civile, dell'avvocata (OMISSIS), che ha concluso chiedendo la conferma…

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