Cassazione penale Sez. V sentenza n. 35813 del 26 luglio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:35813PEN

Massima

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Il reato di furto aggravato sussiste anche quando il bene sottratto, pur apparentemente abbandonato, si presenti in buone condizioni di manutenzione e conservazione, in quanto ciò esclude che l'agente abbia agito nella convinzione che si trattasse di una res derelicta. L'aggravante della destrezza ricorre quando l'agente pone in essere, prima o dopo l'impossessamento, una condotta caratterizzata da particolare abilità, astuzia o avvedutezza idonea a sorprendere, attenuare o eludere la sorveglianza del detentore, a prescindere da una condizione di disattenzione o momentaneo allontanamento di quest'ultimo. L'aggravante della rilevante entità del danno patrimoniale sussiste quando il bene sottratto, pur di modesto valore nominale, presenti caratteristiche tali da determinarne un apprezzabile valore economico. La recidiva, infine, è applicabile quando ricorrano i relativi presupposti, senza che sia necessario un esplicito riferimento ad essa nella motivazione della sentenza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ANTONIO ((omissis)) - Presidente

Dott. MAZZITELLI Caterina - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. MOROSINI E. Mar -

Dott. AMATORE ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 28/04/2017 della CORTE APPELLO di PALERMO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere ROBERTO AMATORE;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. PICARDI ANTONIELLA, che ha concluso chiedendo per l'inammissibilita'.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza impugnata la Corte di Appello di Palermo, pronunciandosi sull'appello proposto dall'imputato…

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