Il permesso di soggiorno per protezione speciale rilasciato ai sensi dell'art. 32, comma 3, del D.Lgs. 25/2008 può essere convertito in permesso di soggiorno per motivi di lavoro subordinato, a condizione che l'istanza di conversione sia stata presentata prima dell'entrata in vigore della Legge n. 50 del 2023, la quale ha abrogato tale possibilità per le istanze presentate successivamente. Tuttavia, qualora l'Amministrazione abbia inizialmente respinto l'istanza di conversione ritenendola inammissibile per effetto della citata modifica normativa, ma successivamente l'abbia revocata e accolta, accertando il diritto del richiedente al rilascio del permesso di soggiorno per lavoro, tale provvedimento di accoglimento determina la cessazione della materia del contendere nel giudizio promosso avverso il precedente diniego, con conseguente condanna dell'Amministrazione alle spese di lite, salvo il caso di ammissione al gratuito patrocinio.