Cassazione penale Sez. I sentenza n. 54603 del 6 dicembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:54603PEN

Massima

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Il tentativo di omicidio è integrato quando l'agente pone in essere una condotta idonea a cagionare la morte della vittima, anche se questa non ne risulta effettivamente deceduta, purché l'azione sia stata compiuta con dolo diretto, ossia con la consapevolezza e volontà di uccidere. L'aggravante della premeditazione richiede l'accertamento di un elemento cronologico, consistente in un apprezzabile intervallo temporale tra l'insorgere del proposito criminoso e la sua attuazione, tale da consentire una ponderata riflessione circa l'opportunità del recesso, nonché di un elemento ideologico, rappresentato dalla ferma risoluzione criminosa perdurante senza soluzioni di continuità nell'animo dell'agente fino alla commissione del fatto. L'aggravante dei futili motivi presuppone la verifica della banalità e sproporzione dello stimolo esterno rispetto alla condotta posta in essere, tenendo conto non solo del profilo oggettivo della sproporzione dell'offesa, ma anche delle possibili ragioni soggettive della condotta, al fine di accertare se essa sia espressione di un mero pretesto per dare sfogo a impulsi di sproporzionata capacità offensiva. Tali valutazioni devono essere adeguatamente motivate, non essendo sufficiente il solo riferimento alla gravità della reazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BONITO F. M. S. - Presidente

Dott. FIORDALISI Domenico - Consigliere

Dott. CASA Filippo - Consigliere

Dott. BINENTI Rober - rel. Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 22/11/2017 della Corte di appello di Firenze;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. ((omissis));
sentito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale, Dott. ((omissis)), che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
udito il difensore del ricorrente, Avv. (OMISSIS), che ha chiesto l'accoglimento dei ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La Cort…

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