Cassazione penale Sez. I sentenza n. 57836 del 28 dicembre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:57836PEN

Massima

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La detenzione illegale di armi da parte di un soggetto, anche se non organicamente affiliato a un'associazione di stampo mafioso, può integrare l'aggravante di cui all'art. 7 della L. n. 203 del 1991 qualora la condotta sia sorretta dal dolo specifico di agevolare l'attività del sodalizio criminoso, non essendo sufficiente la mera accettazione dell'effetto prodotto. Pertanto, ai fini dell'applicazione di tale circostanza aggravante, il giudice deve verificare non solo l'oggettiva idoneità della condotta a rafforzare la compagine criminale, ma anche l'effettiva direzione della volontà dell'agente, accertando se egli abbia agito con la specifica finalità di favorire l'organizzazione mafiosa, anche se in concorso con altre motivazioni, come il mero intento di solidarietà familiare. Ove tale elemento soggettivo non emerga in modo inequivoco dalle risultanze processuali, l'aggravante non può trovare applicazione. Analogamente, la valutazione delle esigenze cautelari non può fondarsi esclusivamente sulla presunzione relativa di cui all'art. 275 c.p.p., ma deve essere ancorata a una motivazione che dia conto della concreta attualità e della gravità del pericolo, tenendo conto anche degli elementi favorevoli alla prognosi positiva sulla futura condotta dell'indagato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MAZZEI Antonella P. - Presidente

Dott. SARACENO ((omissis)) - Consigliere

Dott. BONI Monica - rel. Consigliere

Dott. APRILE Stefano - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 13/03/2017 del TRIB. LIBERTA' di NAPOLI;
sentita la relazione svolta dal Consigliere MONICA BONI;
lette/sentite le conclusioni del PG MURA ANTONIO;
Il PG chiede l'inammissibilita' del ricorso.
Udito il difensore.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza in data 13 marzo 2017, il Tribunale di Napoli confermava l'ordinanza emessa in data 21 febbraio 2017 dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di …

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