Cassazione penale Sez. III sentenza n. 42433 del 7 ottobre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:42433PEN

Massima

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Il reato di diffusione di materiale pedopornografico di cui all'art. 600-ter c.p. richiede, oltre all'accertamento della detenzione del materiale, anche la prova della volontà dell'agente di divulgarlo a terzi, non desumibile automaticamente dal solo utilizzo di programmi di file sharing che comportino la condivisione del materiale scaricato, in assenza di ulteriori elementi indicativi di tale volontà, come la selezione e l'inserimento del materiale in apposite cartelle di condivisione. Inoltre, la mera acquisizione e detenzione di materiale pedopornografico, di cui all'art. 600-quater c.p., presuppone la consapevolezza del contenuto illecito dei file detenuti, desumibile anche dal nome inequivoco degli stessi, a prescindere dal numero complessivo di file scaricati e dalla modalità di conservazione, purché risulti comunque una specifica attenzione dell'agente verso i file di contenuto pedopornografico. Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza degli elementi costitutivi di tali reati, deve pertanto esaminare attentamente tutti i fattori rilevanti, senza basarsi su presunzioni o automatismi, al fine di accertare in modo rigoroso la volontà dell'imputato di diffondere il materiale illecito, nonché la sua consapevolezza del contenuto dei file detenuti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GRILLO Renato - Presidente

Dott. LIBERATI Giovanni - rel. Consigliere

Dott. GAI Emanuela - Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 17/4/2014 della Corte d'appello di Genova;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Giovanni Liberati;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore genera Dr. Baldi Fulvio, che ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio della sentenza impugnata;
udito per l'imputato l'avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricor…

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