Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso proposto da una società privata contro l'Azienda Sanitaria Locale e la Regione Campania in merito alla fissazione dei limiti di spesa e di prestazioni per l'attività di riabilitazione per l'anno 2011, ha rilevato la sopravvenuta carenza di interesse alla decisione di merito, dichiarando pertanto il ricorso improcedibile e compensando le spese di giudizio. Il principio di diritto affermato dalla sentenza è che la sopravvenuta carenza di interesse della parte ricorrente a ottenere una pronuncia sul merito della controversia, determina l'improcedibilità del ricorso, indipendentemente dalla legittimità o meno degli atti impugnati. Ciò in quanto il processo amministrativo è finalizzato alla tutela di un interesse concreto ed attuale del ricorrente, che viene meno quando la situazione giuridica dedotta in giudizio non abbia più rilevanza per il soggetto che ha proposto l'impugnazione. In tali casi, il giudice amministrativo non può pronunciarsi nel merito, ma deve dichiarare l'improcedibilità del ricorso, compensando le spese di giudizio in considerazione della sopravvenuta carenza di interesse.