Cassazione penale Sez. V sentenza n. 19887 del 19 maggio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:19887PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La condotta di aggressione deliberata e violenta di un soggetto nei confronti di un'altra persona, che svolge legittimamente le proprie funzioni di custode in uno stabile, integrando il reato di lesioni personali aggravate dall'uso di armi, non può essere ricondotta alla fattispecie di rissa, la quale richiede la reciproca volontà di attentare all'altrui incolumità da parte di due gruppi contrapposti. Pertanto, la ricostruzione dei fatti operata dal giudice di merito, sulla base di una valutazione logica e coerente delle risultanze probatorie, non può essere sindacata in sede di legittimità, salvo che non presenti lacune o manifeste illogicità. Inoltre, il giudice di appello non è tenuto a disporre la rinnovazione dell'istruzione probatoria, qualora ritenga gli elementi di prova già acquisiti sufficienti a decidere la causa, in assenza di una loro decisività tale da inficiare le altre risultanze processuali. Infine, la motivazione della sentenza di secondo grado, che si salda perfettamente con quella di primo grado, dando congrua e ragionevole risposta alle censure proposte, non può essere censurata per carenza o manifesta illogicità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PEZZULLO Rosa - rel. Presidente

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 06/11/2019 della CORTE APPELLO di MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Presidente ROSA PEZZULLO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore LORI PERLA;
udito il difensore.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 6 novembre 2019, la Corte d'appello di Milano ha confermato la sentenza emessa, all'esito di giudizio abbr…

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