Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 9061 del 2 marzo 2023

ECLI:IT:CASS:2023:9061PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che, nell'esercizio delle proprie funzioni, riceve denaro o altra utilità da privati in cambio dell'inserimento di dati falsi relativi all'estensione degli immobili, al fine di consentire a tali privati di pagare in misura ridotta o di essere esenti da imposte comunali, commette il reato di corruzione. Tuttavia, il concorso materiale tra il reato di corruzione e quello di truffa aggravata ai danni dell'ente pubblico è configurabile solo quando gli effetti dell'accordo corruttivo abbiano determinato l'induzione in errore di un pubblico ufficiale diverso da quello corrotto. Pertanto, qualora il pubblico ufficiale corrotto sia lo stesso che viene indotto in errore circa la regolarità dei dati necessari per la determinazione delle imposte dovute dai privati, il reato di truffa non è configurabile, in quanto il pubblico agente corrotto agisce in favore del privato per effetto dell'accordo illecito e non perché tratto in inganno. Inoltre, il contributo causale del pubblico ufficiale incaricato del mero inserimento dei dati nel sistema informatico, pur non comportando un potere di verifica sulla correttezza di tali dati, integra comunque il concorso nel reato di corruzione, in quanto tale attività risulta strumentale e funzionale alla realizzazione dell'accordo illecito, essendo finalizzata a consentire la riduzione o l'esenzione dalle imposte comunali. Infine, la consapevolezza della falsità dei dati inseriti nel sistema informatico da parte del pubblico ufficiale incaricato di tale attività è desumibile dal contesto probatorio complessivo, senza che sia necessaria una specifica motivazione in tal senso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALVANESE Ersilia - Presidente

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA Benedett - Consigliere

Dott. DI GERONIMO Pao - rel. Consigliere

Dott. D'ARCANGELO Fabrizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza emessa il 15/7/2021 dalla Corte di appello di Palermo;
visti gli atti, la sentenza impugnata e il ricorso;
udita la relazione del consigliere Dr. Paolo Di Geronimo;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Procuratore generale Dr. De Masellis Mariella, che ha chiesto l'annullamento senza rinvio perche' il fatto non sussiste, in relaz…

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