Il Comune può revocare la concessione di un posteggio in un mercato comunale qualora l'area sia ricompresa in un programma di recupero urbano (PRU) di pubblico interesse, che preveda la demolizione e riqualificazione dell'immobile. In tal caso, il titolare del posteggio revocato ha diritto a ottenere, nel territorio comunale, un altro posteggio di superficie non inferiore a quello revocato, da concordare con i rappresentanti degli altri operatori del mercato. La revoca della concessione di posteggio è legittima anche se l'autorizzazione all'esercizio dell'attività commerciale rimane valida, in quanto la concessione del posteggio è distinta e separata dall'autorizzazione all'attività. Il Comune è tenuto a comunicare preventivamente al titolare del posteggio la dismissione dell'area nell'ambito del PRU, al fine di consentirgli di far valere le proprie ragioni. Tuttavia, l'impugnazione tardiva del PRU da parte del titolare del posteggio ne determina l'inammissibilità. Il Segretario comunale, in quanto responsabile di un ufficio, può adottare atti di revoca della concessione di posteggio, in quanto tale competenza rientra nelle funzioni dirigenziali attribuitegli dal TUEL. La revoca della concessione di posteggio non comporta la revoca dell'autorizzazione all'esercizio dell'attività commerciale, la quale rimane valida, essendo distinta dalla concessione del posteggio. Il titolare del posteggio revocato ha diritto a ottenere, nel territorio comunale, un altro posteggio di superficie non inferiore a quello revocato, da concordare con i rappresentanti degli altri operatori del mercato, ai sensi dell'art. 7, comma 2, della L.R.A. n. 135/1999, senza che ciò infici la legittimità della revoca della precedente concessione.