Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso proposto dalla società Input Pubblicità s.r.l. avverso i provvedimenti di diniego di rinnovo di alcune autorizzazioni per impianti pubblicitari, ha affermato il seguente principio di diritto: L'Amministrazione comunale può legittimamente negare il rinnovo di autorizzazioni per impianti pubblicitari qualora accerti, all'esito di una rinnovata istruttoria, che gli stessi non rispettino le distanze minime previste dal Codice della Strada, senza che ciò integri una violazione dell'obbligo di motivazione o dell'art. 25 del Piano Generale degli Impianti, il quale disciplina i soli casi di revoca di autorizzazioni già rilasciate. L'applicabilità della disciplina derogatoria di cui all'art. 16 del Piano Generale, che consente il mantenimento di impianti in deroga alle distanze, è subordinata alla prova, da parte del titolare dell'autorizzazione, della sussistenza dei presupposti ivi indicati, in particolare l'ubicazione degli impianti in prossimità di strade urbane di scorrimento, come definite dall'art. 2 del Codice della Strada. In mancanza di tale prova, l'Amministrazione può legittimamente negare il rinnovo delle autorizzazioni per il mancato rispetto delle distanze minime previste dalla normativa di settore.