Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 42901 del 21 novembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:42901PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La confisca di un bene immobile può essere disposta nei confronti di una persona sottoposta a misura di prevenzione, qualora si accerti che il valore del bene è sproporzionato rispetto ai redditi lecitamente percepiti dal soggetto e che l'acquisto sia stato effettuato con proventi di attività illecite. Ciò anche in assenza di una espressa dichiarazione di simulazione del negozio giuridico, laddove risulti che il soggetto non disponesse di risorse economiche sufficienti per sostenere l'onere dell'acquisto. La motivazione della decisione di confisca, che valuti puntualmente la capacità reddituale del soggetto e l'origine dei fondi impiegati, è immune da vizi logici o giuridici e non può essere censurata in sede di legittimità, ove risulti adeguata e coerente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. IPPOLITO Francesco - Consigliere

Dott. LANZA Luigi - rel. Consigliere

Dott. FAZIO Anna - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

decidendo sul ricorso proposta da:

Bu. Fr. An. , nato il (OMESSO), ricorre avverso il decreto della Corte d'Appello di Reggio Calabria in data 21 dicembre 2010, con il quale, in parziale riforma del decreto 21 aprile 2010 del Tribunale di Reggio Calabria, e' stata annullata la confisca della "porzione di fabbricato in Siderno" e confermata la confisca degli altri beni.

Visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso.

Udita la relazione fatta…

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