Cassazione penale Sez. II sentenza n. 22307 del 11 giugno 2010

ECLI:IT:CASS:2010:22307PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il danneggiamento aggravato, previsto dal secondo comma dell'articolo 635 c.p., sussiste quando, contestualmente al danneggiamento di una cosa, l'agente cagiona alla parte offesa anche lesioni personali. In tale ipotesi, il reato non è di competenza del giudice di pace e deve essere perseguito d'ufficio, in quanto la contestuale causazione di lesioni personali aggrava la fattispecie di danneggiamento, rendendola non più procedibile a querela di parte. La descrizione del fatto nel capo di imputazione prevale sull'eventuale inesattezza delle norme richiamate, sicché il giudice deve procedere all'esatta qualificazione giuridica del fatto, anche in assenza di una specifica contestazione dell'aggravante, ove gli elementi costitutivi della fattispecie risultino comunque provati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. NUZZO Laurenza - Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. BRONZINI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

P.G. presso la Corte di appello di Ancona;

avverso la sentenza del Giudice di Pace di Civitanova Marche del 7.6.2008;

nel procedimento a carico di:

Fu. Lo. nato il (OMESSO);

Sentita la relazione della causa fatta, in pubblica udienza, dal consigliere Dott. ((omissis)).

Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale, Dr. ((omissis)), il quale ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio.<…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.