Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 38153 del 24 ottobre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:38153PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il reato di associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti sussiste anche quando il singolo partecipante, pur non essendo promotore o direttore del sodalizio, svolga un ruolo di esecutore degli ordini e delle direttive impartite dagli altri associati, procacciando clienti, occultando lo stupefacente e cedendolo o offrendolo in vendita, in quanto tale condotta è sintomatica di uno stabile inserimento nell'organizzazione criminale e rappresenta l'attuazione di un programma comune volto al conseguimento del lucro derivante dal traffico di droga, di cui l'agente è consapevole. Ai fini della configurabilità del reato associativo, non è necessario che il singolo partecipi a più episodi di cessione di stupefacenti, essendo sufficiente anche il coinvolgimento in un solo fatto di spaccio, purché tale condotta sia espressione del suo ruolo nell'economia del fenomeno associativo. Inoltre, il rapporto associativo sussiste anche tra soggetti in posizioni contrattuali contrapposte nella catena del traffico di stupefacenti, come i fornitori all'ingrosso e i compratori dediti alla distribuzione, a condizione che i loro comportamenti siano riconducibili ad un progetto indeterminato volto al conseguimento del lucro derivante dal traffico di droga e che gli interessati siano consapevoli del ruolo svolto nell'economia del fenomeno associativo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MANNINO Saverio F. - Presidente

Dott. GARRIBBA Tito - Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. CONTI Giovanni - Consigliere

Dott. FAZIO Anna Maria - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

El. Ha. Sa. ;

avverso la sentenza emessa dalla Corte di Appello di Torino in data 12 marzo 2009;

visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere Anna Maria Fazio;

udita la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale, Dr. Mazzotta Gabriele, che ha concluso chiedendo dichiararsi inammissibile il ricorso.

RITENUTO IN FATTO

El…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.