Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Brescia sentenza n. 1447 del 2012

ECLI:IT:TARBS:2012:1447SENT

Massima

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L'abusività di un'opera edilizia costituisce di per sé motivazione sufficiente per l'adozione della misura repressiva dell'ordine di demolizione, non richiedendosi una specifica valutazione delle ragioni di interesse pubblico né una comparazione con gli interessi privati coinvolti. L'affidamento alla conservazione di una situazione di fatto abusiva non è tutelabile, in quanto il tempo non può mai legittimare l'illecito. Le garanzie partecipative del privato nel procedimento amministrativo, pur essendo fondamentali, non vengono meno qualora l'amministrazione, pur omettendo la comunicazione di avvio del procedimento, adotti comunque un provvedimento finale che tenga conto delle deduzioni del privato. In tali casi, infatti, il vizio procedimentale risulta sanato dalla possibilità per il privato di far valere le proprie ragioni nel successivo giudizio.

Sentenza completa

N. 01518/1999
REG.RIC.

N. 01447/2012 REG.PROV.COLL.

N. 01518/1999 REG.RIC.

N. 01217/2000 REG.RIC.

N. 01282/2001 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

sezione staccata di Brescia (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1518 del 1999, proposto da:
((omissis)) e ((omissis)), rappresentati e difesi dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Brescia, Via Diaz, 9;

contro

Comune di Ponte di Legno, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Brescia, Via Solferino, 17;

nei confronti di

((omissis)) e Ferrari Maffeo (eredi di ((omissis))), ((omissis)), rappresentati e difesi dagli avv. ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso il…

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