La sospensione della licenza di spedizioniere doganale ai sensi dell'art. 53 del T.U.L.D. può essere disposta dall'Amministrazione doganale anche in presenza di semplice richiesta di rinvio a giudizio per reati finanziari o economici, in ragione della natura cautelare e preventiva della misura, volta a tutelare la collettività dal pericolo di reiterazione di comportamenti lesivi degli interessi erariali. Il rapporto fiduciario tra l'Amministrazione e lo spedizioniere doganale, improntato ai principi di affidabilità e correttezza, può ritenersi venuto meno in presenza di gravi addebiti penali connessi all'attività professionale, senza che ciò contrasti con la presunzione di non colpevolezza dell'imputato, essendo compatibile con l'art. 27 Cost. l'adozione di misure cautelari a tutela di interessi pubblici preminenti. La motivazione del provvedimento di sospensione può ritenersi adeguata laddove dia conto in modo sintetico delle ragioni poste a suo fondamento, senza necessità di un'approfondita valutazione discrezionale, essendo sufficiente il riferimento ai gravi addebiti penali contestati.