Cassazione penale Sez. I sentenza n. 44515 del 15 novembre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:44515PEN

Massima

Massima ufficiale
In materia di misure di prevenzione patrimoniale, ai fini dell'opponibilità del diritto di garanzia sul bene oggetto del provvedimento di confisca, non è sufficiente che l'ipoteca sia stata costituita mediante iscrizione nei registri immobiliari prima del sequestro ex art. 2 ter, legge 31 maggio 1965, n. 575, ma è altresì richiesta l'inderogabile condizione che il creditore ipotecario si sia trovato in una situazione soggettiva di buona fede, intesa come affidamento incolpevole da desumersi sulla base di elementi di cui spetta allo stesso fornire la dimostrazione. (Nella specie, la Corte ha rigettato il ricorso avverso il provvedimento emesso dal tribunale in sede di incidente di esecuzione, il quale aveva ritenuto non provata la buona fede del creditore che, in relazione ad un mutuo ipotecario, aveva preso atto della comunicazione del subingresso nel contratto di un nuovo debitore senza svolgere alcun accertamento su solvibilità, affidabilità e personalità di quest'ultimo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. ROMBOLA' Marcello - Consigliere

Dott. TARDIO Angela - rel. Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffaele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) S.P.A.;

2) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

3) AGENZIA del DEMANIO FILIALE di (OMISSIS);

4) AGENZIA NAZIONALE AMMINISTRAZIONE BENI CONFISCATI e SEQUESTRATI CRIMINALITA' ORG. di NAPOLI;

avverso il decreto n. 89/2009 TRIBUNALE di NAPOLI, del 01/03/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere dott. ANGELA TARDIO;

lette le conclusioni del Procuratore Generale dott. GIOACCHINO IZZO, che ha chiesto l'annullamento con rinvio del pro…

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