Consiglio di Stato sentenza n. 1707 del 2024

ECLI:IT:CDS:2024:1707SENT

Massima

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Il Consiglio di Stato, in sede giurisdizionale, ha statuito che: 1. L'art. 32, comma 27, lett. d), della L. n. 326/2003 esclude dalla possibilità di sanatoria le opere abusive di nuova costruzione realizzate su aree soggette a vincoli paesaggistici, qualora non conformi alle norme urbanistiche e alle prescrizioni degli strumenti urbanistici, a prescindere dal fatto che tali vincoli comportino inedificabilità assoluta o relativa. 2. La normativa condonistica presuppone che la valutazione in ordine alla sanabilità dell'opera sia riferita al momento in cui la stessa è stata realizzata. Pertanto, è irrilevante la sopravvenuta modifica della disciplina urbanistica, più favorevole al costruttore abusivo, in quanto il legislatore ha individuato un preciso arco temporale per fruire del beneficio del condono. 3. L'applicabilità del condono edilizio in presenza di vincolo paesaggistico è limitata alle sole opere di restauro e risanamento conservativo o di manutenzione straordinaria, su immobili già esistenti, se e in quanto conformi alle norme urbanistiche e alle prescrizioni degli strumenti urbanistici. Non è condonabile la realizzazione ex novo di un fabbricato, come nel caso di specie. 4. L'acquisizione del parere dell'autorità preposta alla tutela del vincolo paesaggistico è richiesta solo nei casi in cui il vincolo sia stato apposto successivamente alla domanda di condono. Quando il vincolo è preesistente, come nella fattispecie, tale parere non è necessario. 5. La delibera comunale che prevede modalità organizzative "straordinarie" per l'istruttoria delle pratiche di condono non crea un nuovo organo, ma si limita a disciplinare le modalità di svolgimento delle attività da parte dei dipendenti dell'ufficio tecnico comunale, nell'ambito delle funzioni per le quali sono stati assunti.

Sentenza completa

Pubblicato il 20/02/2024

N. 01707/2024REG.PROV.COLL.

N. 00988/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 988 del 2020, proposto da
((omissis)), rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio dell’avv. ((omissis)) in Roma, via ((omissis)) n. 30;

contro

Comune di Nocera Superiore, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per la riforma

della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per la Campania sezione staccata di Salerno (Sezione Seconda) n. 01062/2019, resa tra le parti;…

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