Cassazione penale Sez. II sentenza n. 34771 del 23 luglio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:34771PEN

Massima

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La misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno può essere applicata al soggetto ritenuto socialmente pericoloso in ragione della sua appartenenza a un'associazione di tipo mafioso, anche in assenza di una formale condanna per il reato di cui all'art. 416-bis c.p., purché vi siano elementi oggettivi che dimostrino il suo coinvolgimento nelle attività illecite del sodalizio criminale e l'attualità della sua pericolosità sociale, valutata sulla base di una complessiva valutazione delle sue condotte pregresse e della perdurante capacità operativa del gruppo di appartenenza, senza che sia necessaria una specifica prova della disarticolazione del clan.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DAVIGO Piercamillo - Presidente

Dott. TADDEI Margherit - rel. Consigliere

Dott. DI PAOLA Sergio - Consigliere

Dott. FILIPPINI Stefano - Consigliere

Dott. AIELLI Lucia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
Sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso il decreto n. 68/2017 della Corte d'Appello di Napoli dell'11.04.2017;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Margherita B. Taddei;
udito lette le richieste il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale, Dr. Picardi Antonietta, che ha concluso per il rigetto del ricorso.
MOTIVI DELLA DECISIONE
Con il provvedimento indicato in epigrafe,la Corte di appello…

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