Il divieto di concessione di benefici penitenziari previsto dall'articolo 4-bis dell'Ordinamento Penitenziario opera anche quando l'aggravante di cui all'articolo 7 del Decreto Legge n. 152 del 1991 non sia stata formalmente contestata, ma risulti comunque sussistente dall'esame del contenuto della sentenza di condanna o dell'ordinanza del giudice dell'esecuzione. Ciò in quanto il divieto di cui all'articolo 4-bis si applica indipendentemente dalla contestazione formale dell'aggravante, qualora il giudice accerti in concreto che il reato rientri nell'ambito di operatività della criminalità organizzata di tipo mafioso, come nel caso di un omicidio riconducibile alla sfera di operatività della 'ndrangheta. Il principio di irretroattività della legge penale sfavorevole di cui all'articolo 2 del codice penale non osta a tale ricostruzione, in quanto il giudice non applica retroattivamente la fattispecie aggravata, ma si limita a ricondurre il fatto commesso ad un contesto criminale rilevante ai fini dell'applicazione dell'articolo 4-bis, indipendentemente dalla formale contestazione dell'aggravante.