Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Brescia sentenza n. 588 del 2018

ECLI:IT:TARBS:2018:588SENT

Massima

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Il Comune, titolare di una servitù di pubblico transito su una strada privata, non può concedere a terzi l'apertura di nuovi accessi carrabili o pedonali sulla medesima, in quanto tale facoltà non rientra nei poteri di regolamentazione e gestione del bene gravato da servitù pubblica. Il Comune, infatti, pur potendo esercitare tutti i poteri intesi a garantire e assicurare l'uso della strada da parte dei cittadini, non può imporre servitù o consentire usi particolari a vantaggio di fondi privati, in quanto la servitù pubblica, per sua natura, non attribuisce al Comune la piena disponibilità del bene, che rimane di proprietà privata. Pertanto, il rilascio di permessi di costruire per la realizzazione di nuovi accessi sulla strada privata gravata da servitù pubblica, senza il previo consenso dei proprietari, eccede i poteri del Comune e determina l'illegittimità di tali provvedimenti. La presenza di una clausola nella convenzione di lottizzazione che prevede la possibilità per il Comune di acquisire gratuitamente la proprietà della strada non legittima il Comune a concedere usi particolari della stessa, in assenza dell'effettivo esercizio di tale facoltà, poiché ciò determinerebbe un indebito arricchimento del Comune a danno del proprietario privato, il quale resterebbe gravato degli oneri di manutenzione della strada senza poterne esercitare il pieno godimento.

Sentenza completa

Pubblicato il 18/06/2018

N. 00588/2018 REG.PROV.COLL.

N. 01601/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

sezione staccata di Brescia (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1601 del 2011, proposto da
Gianluca Castauro, Elisa Zambonin, Rosanna Codeluppi, Magri Regina e Sangiorgi Nisha, quali eredi di Sangiorgi Diego e Diego Franchini, rappresentati e difesi dall'avvocato Maria Grazia Castauro, con domicilio eletto ai sensi dell’art. 25 c.p.a.;

contro

Comune di Brescia, rappresentato e difeso dagli avvocati Andrea Orlandi e Francesca Moniga, con domicilio eletto ai sensi dell’art. 25 c.p.a.;

nei confronti

Raffaele Rizzi, Monica Trainini, Luciano Trainini e Luisa Mafezzoni, rappresentati e difesi dagli avvocati Gianfranco Font…

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