Il giudice amministrativo, nell'ambito di un giudizio di ottemperanza avente ad oggetto l'esecuzione di un precedente giudicato formatosi su una domanda risarcitoria proposta ai sensi della legge n. 89/2001 (c.d. "legge Pinto"), è tenuto a verificare l'effettivo adempimento da parte della pubblica amministrazione soccombente, nominando un commissario ad acta in caso di ulteriore inadempimento, al fine di assicurare la piena esecuzione del giudicato e la tutela effettiva del diritto del ricorrente al ristoro del danno subito per l'irragionevole durata del processo. Il giudice, una volta accertata la cessazione della materia del contendere per l'avvenuto pagamento delle somme dovute, dichiara l'estinzione del giudizio, senza pronunciarsi sulle spese, in ragione della mancata costituzione della pubblica amministrazione. Tale pronuncia, oltre a garantire il rispetto del giudicato, rappresenta un presidio essenziale a tutela del diritto di azione e del diritto di difesa, nonché del principio di effettività della tutela giurisdizionale, in conformità agli articoli 24 e 111 della Costituzione e all'art. 6 della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali.