Cassazione penale Sez. V sentenza n. 11711 del 20 marzo 2023

ECLI:IT:CASS:2023:11711PEN

Massima

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La gravità della minaccia, ai fini dell'applicazione dell'aggravante di cui all'art. 612, comma 2, c.p., deve essere valutata avendo riguardo alla natura del male prospettato, all'entità del turbamento psichico determinato sulla persona offesa dalle espressioni verbali utilizzate, tenuto conto del contesto in cui la minaccia è stata proferita. Pertanto, anche una minaccia di danneggiamento a cose può integrare l'aggravante, qualora sia idonea a suscitare nella vittima un reale timore per la propria incolumità, in ragione delle concrete modalità e circostanze in cui è stata formulata. Tuttavia, la mera affermazione che la minaccia abbia una "forte carica intimidatoria", senza adeguata motivazione in ordine ai suddetti elementi, non è sufficiente a giustificare il riconoscimento dell'aggravante. Analogamente, il giudice è tenuto a verificare in concreto i presupposti per l'applicazione della recidiva, con riferimento alla natura dei reati, al tipo di devianza, al grado di offensività dei comportamenti, alla distanza temporale tra i fatti e al livello di omogeneità esistente tra loro, all'eventuale occasionalità della ricaduta e ad ogni altro parametro individualizzante significativo della personalità del reo e del grado di colpevolezza, senza limitarsi a un mero riscontro formale dell'esistenza di precedenti penali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. BELMONTE ((omissis)) - Consigliere

Dott. SESSA Renata - Consigliere

Dott. MOROSINI Elisabett - rel. Consigliere

Dott. FRANCOLINI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
1. (OMISSIS), nata a (OMISSIS);
2. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 20/01/2021 della CORTE di APPELLO di MESSINA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
sentita la relazione svolta dal consigliere Dr. ((omissis));
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha chiesto di rigettare i ricorsi;
lette le conclusioni del difensore delle parti civili, avv. (OMISSIS), che ha chiesto d…

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