Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 801 del 2022

ECLI:IT:TARLAZ:2022:801SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio, in applicazione dei principi affermati dall'Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato nelle sentenze n. 17 e n. 18 del 2021, ha riconosciuto che l'amministrazione comunale ha il dovere di disapplicare la normativa nazionale che prevede il rinnovo automatico delle concessioni di posteggio per l'esercizio del commercio su aree pubbliche, in quanto in contrasto con l'art. 12 della Direttiva 2006/123/CE ("Direttiva Bolkestein"), che è direttamente applicabile anche in assenza di un'espressa disciplina di recepimento da parte del legislatore nazionale. Tale obbligo di disapplicazione della normativa nazionale illegittima per contrasto con il diritto europeo si estende a tutte le articolazioni dello Stato membro, compresi gli enti territoriali, gli enti pubblici in generale ed i soggetti ad essi equiparati, anche nel caso di direttive "self-executing". Ciò in quanto il dovere di non applicazione della norma nazionale illegittima per violazione del diritto europeo rappresenta un principio ormai consolidato nella giurisprudenza europea e nazionale, la cui inosservanza comporterebbe l'adozione di atti amministrativi destinati ad essere annullati in sede giurisdizionale, con grave compromissione del principio di legalità e di certezza del diritto. Inoltre, il Tribunale ha ritenuto che i posteggi per l'esercizio del commercio nel Comune di Roma Capitale siano da considerarsi un bene limitato, in ragione del ristretto carattere territoriale del Comune concedente, dell'attuale assenza di concorrenzialità del settore e dell'elevata attrattività che rivestono per gli operatori tali attività, specie nel contesto caratterizzato da profili di unicità e assoluta particolarità quale è quello di Roma. Pertanto, il settore rientra nell'ambito di applicazione della Direttiva 2006/123/CE, la quale impone l'indizione di gare pubbliche a tutela della concorrenza per il mercato. Infine, il Tribunale, pur respingendo il ricorso, ha modulato gli effetti della propria pronuncia, disponendo che la concessione oggetto del giudizio mantenga efficacia fino al 31 dicembre 2023, fermo restando che, oltre tale data, essa cesserà di produrre effetti, nonostante qualsiasi eventuale ulteriore proroga legislativa che dovesse nel frattempo intervenire, la quale andrebbe considerata senza effetto perché in contrasto con le norme dell'ordinamento dell'U.E.

Sentenza completa

Pubblicato il 25/01/2022

N. 00801/2022 REG.PROV.COLL.

N. 04311/2021 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 4311 del 2021, proposto da
Pasqualino Gabriele, Giuliano Adduocchio, rappresentati e difesi dall'avvocato Andrea Ippoliti, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia, come da procura in atti;

contro

Roma Capitale, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Sergio Siracusa, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via del Tempio di Giove, 21, come da procura in atti;
Autorita' Garante della Concorrenza e del Mercato, in persona del legale rappresentante pro t…

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