Il silenzio-assenso non si forma nei procedimenti riguardanti il patrimonio culturale e paesaggistico, in quanto l'art. 20, comma 4, della legge n. 241 del 1990, applicabile anche in Sicilia, esclude espressamente la formazione del silenzio-assenso in tali ambiti. Ciò vale anche per le istanze di sanatoria edilizia ex art. 32 del d.l. n. 269 del 2003, convertito in legge n. 326 del 2003, presentate in aree sottoposte a vincoli paesaggistici, in quanto la normativa statale sul condono edilizio, recepita dalla legislazione regionale siciliana, non consente la sanatoria di opere abusive realizzate in assenza o in difformità del titolo edilizio su immobili soggetti a vincoli paesaggistici, salvo che non si tratti di interventi di minore rilevanza conformi alle prescrizioni urbanistiche e con il parere favorevole dell'autorità preposta al vincolo. Pertanto, in assenza dei presupposti di legge per la sanatoria, il diniego del nulla osta paesaggistico è atto dovuto e vincolato, non richiedendo una motivazione rafforzata, né la previa comunicazione di preavviso di rigetto, in quanto il contenuto dispositivo non avrebbe potuto essere diverso.