Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 25311 del 1 luglio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:25311PEN

Massima

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La contraffazione di un documento giudiziario, anche se non perfettamente identico all'originale, può integrare il reato di falso ideologico qualora risulti idonea a ingenerare affidamento nei terzi sulla sua genuinità, essendo sufficiente che il documento assuma l'apparenza di un atto originale. Il dolo del reato di falso può essere desunto dalla condotta dell'agente che, pur avendo acquisito la consapevolezza della falsità del documento, continua a produrlo e a farne uso, senza attivarsi per acquisire la copia conforme all'originale. La data apposta sul documento contraffatto non è determinante ai fini della prescrizione, essendo rilevante il momento in cui il falso viene concretamente utilizzato e prodotto nei confronti di terzi, così da ingenerare il falso affidamento. L'accusa calunniosa rivolta a terzi, anche se non seguita dall'avvio di un procedimento penale, integra il reato di calunnia qualora contenga elementi sufficienti per l'esercizio dell'azione penale, salvo che non si tratti di addebiti manifestamente inverosimili. La liquidazione del danno morale, in assenza di voci di danno patrimoniale suscettibili di precisa quantificazione, può avvenire in via equitativa, essendo sufficiente che il giudice indichi i criteri di valutazione adottati, senza necessità di analitica motivazione del calcolo effettuato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. COSTANZO Angelo - rel. Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

Dott. GIORGI Maria Silvia - Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 27/10/2020 della Corte di appello di Milano;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Angelo Costanzo;
udito il Sostituto Procuratore Giuseppe Locatelli che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
L'avvocato (OMISSIS) in difesa di (OMISSIS) chiede l'annullamento della sentenza impugnata.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza n. 3866 del 27 ottobre 2020 la Cor…

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