Cassazione penale Sez. I sentenza n. 18479 del 27 aprile 2018

ECLI:IT:CASS:2018:18479PEN

Massima

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Il contributo collaborativo dell'imputato, ai fini del riconoscimento dell'attenuante di cui all'art. 12, comma 3 quinquies, del D.Lgs. n. 286 del 1998, deve essere valutato in base alla sua effettiva efficacia e proficuità nell'attività investigativa, anche se non decisivo, purché abbia consentito di anticipare o agevolare il raggiungimento di risultati positivi già in corso. L'esclusione di tale attenuante non può essere fondata su una mera contraddittorietà motivazionale, laddove la sentenza riconosca che le dichiarazioni dell'imputato hanno trovato un importante riscontro nelle risultanze investigative e hanno contribuito a delineare il suo ruolo di organizzatore dell'attività illecita. Pertanto, la valutazione della collaborazione dell'imputato deve essere effettuata in modo coerente e non contraddittorio, tenendo conto della sua effettiva utilità ai fini della ricostruzione dei fatti e dell'individuazione degli altri responsabili.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI TOMASSI Mariastefania - Presidente

Dott. SARACENO ((omissis)) - Consigliere

Dott. CASA Filippo - Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - rel. Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), (C.U.I. (OMISSIS)) nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), (C.U.I. (OMISSIS)) nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 17/02/2017 della CORTE ASSISE APPELLO di TRIESTE;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. DI GIURO GAETANO;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. TAMPIERI LUCA;
Il P.G. chiede l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza ind…

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