Cassazione penale Sez. V sentenza n. 10048 del 1 marzo 2017

ECLI:IT:CASS:2017:10048PEN

Massima

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La misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno può essere legittimamente applicata a soggetti che, pur non avendo riportato condanne definitive, presentino una persistente pericolosità sociale desumibile da precedenti penali, numerosi procedimenti pendenti per fatti recenti, frequentazioni con pregiudicati e episodi di aggressività, in assenza di elementi che dimostrino un effettivo mutamento dello stile di vita e della condotta. La motivazione della Corte di merito, che abbia adeguatamente valorizzato tali elementi, non può essere censurata in sede di legittimità per vizi diversi dall'inesistenza o mera apparenza, non essendo ammissibili censure relative a pretesi vizi della motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NAPPI Aniello - Presidente

Dott. SCARLINI Enrico V - rel. Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso il decreto del 19/05/2016 della CORTE APPELLO di CALTANISSETTA;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ENRICO VITTORIO STANISLAO SCARLINI;
lette le conclusioni del PG che ha concluso per l'annullamento del provvedimento.
RITENUTO IN FATTO
1 - Con decreto del 19 maggio 2016, la Corte di appello di Caltanissetta confermava il provvedimento del Tribunale di Enna del 9 settembre 2015 con il quale …

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