Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso proposto dalla società cooperativa Feronia contro il Comune di Gallipoli, ha affermato il principio secondo cui l'amministrazione comunale, nell'individuare le aree idonee per l'istituzione di parcheggi temporanei su proprietà private durante il periodo estivo, può legittimamente escludere le aree che presentano vincoli di tutela paesaggistica e ambientale, quali la classificazione come zone umide, boschi e macchia, canali e litoranee, ai sensi della normativa del Piano Urbanistico Territoriale Tematico (PUTT) e della legge istitutiva del Parco Naturale Regionale Isola di Sant'Andrea e Litoranea Punta Pizzo. L'amministrazione comunale, nel procedimento di selezione delle aree, è tenuta a motivare adeguatamente le proprie valutazioni, anche in caso di successivi riesami e integrazioni istruttorie, senza incorrere in vizi di contraddittorietà o disparità di trattamento. Tuttavia, in presenza di una situazione di emergenza dovuta all'eccessivo carico antropico nell'area del Parco regionale, l'amministrazione può legittimamente autorizzare l'utilizzo, in via temporanea, di alcune aree originariamente escluse, purché prive di vegetazione sensibile e servite da viabilità ordinaria, al fine di regolare il flusso veicolare all'interno e in prossimità del Parco. L'area proposta dalla ricorrente, non presentando tali requisiti, è stata correttamente esclusa dall'utilizzo come parcheggio temporaneo.