Cassazione penale Sez. II sentenza n. 51281 del 10 dicembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:51281PEN

Massima

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Il dolo nella truffa si configura quando l'agente, con artifizi e raggiri, induce in errore la persona offesa procurandosi un ingiusto profitto, anche se la domanda di finanziamento non era stata effettivamente presentata e i requisiti di idoneità del locale non erano ancora soddisfatti al momento della richiesta di anticipo del compenso. Il dolo è ravvisabile anche nella condotta successiva di difficile reperibilità e nella sottoscrizione di documenti qualificati come domanda di ammissione all'agevolazione, nonostante l'assenza di un'effettiva presentazione della pratica. La mancanza di alcuni requisiti formali al momento della richiesta di anticipo non esclude la configurabilità del reato di truffa, essendo sufficiente che l'agente abbia indotto in errore la persona offesa con false assicurazioni sull'imminente erogazione del finanziamento. La valutazione della prova testimoniale, anche se in contrasto con le giustificazioni dell'imputato, rientra nel potere discrezionale del giudice di merito, la cui motivazione non può essere censurata in sede di legittimità se non per manifesta illogicità o contraddittorietà, non ravvisabili nel caso di specie.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GENTILE Mario - Presidente

Dott. CASUCCI Giuliano - rel. Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 649/2013 CORTE APPELLO di GENOVA, del 23/12/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 25/11/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIULIANO CASUCCI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. VIOLA Alfredo che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

Udito il difensore Avv. (OMISSIS) che ha concluso per l'accoglimento del ricorso.

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