Cassazione penale Sez. V sentenza n. 4006 del 29 gennaio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:4006PEN

Massima

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La formazione e l'utilizzo di una patente di guida falsa, pur non essendo immediatamente riconoscibile come tale da un comune cittadino, integrano il reato di falso e di circolazione senza patente, non configurando la causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto, in quanto la condotta non può essere considerata occasionale in ragione della gravità del pericolo per la sicurezza pubblica derivante dalla circolazione stradale senza il possesso del prescritto titolo abilitativo. Il termine di prescrizione del reato di falso decorre dalla data di accertamento della falsità del documento, non essendo rilevanti le mere dichiarazioni dell'imputato sulla pregressa detenzione dello stesso, in quanto finalizzate a sostenerne l'autenticità. La valutazione della natura grossolana o meno del falso non dipende dalla destinazione del documento a soggetti esperti, ma dall'immediata riconoscibilità della falsità da parte di chiunque, senza necessità di particolari competenze tecniche. La mancata concessione del beneficio della sospensione condizionale della pena, pur in presenza di prevalenti attenuanti generiche, è adeguatamente motivata con riferimento ad altri elementi, quali il precedente penale specifico e la reiterata assunzione di false generalità da parte dell'imputato, senza che assuma rilievo la valutazione comparativa tra attenuanti ed aggravanti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NAPPI Aniello - Presidente

Dott. SAVANI Piero - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - rel. Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. LIGNOLA Ferdinando - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 09/12/2014 della Corte d'Appello di Milano;
visti gli atti, il provvedimento impugnato, il ricorso e i motivi aggiunti depositati dal ricorrente;
udita la relazione svolta dal Consigliere Carlo Zaza;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale dott. DI NARDO Marilia, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
Con la sentenza impugnata veniva confermata la sentenza del Tribuna…

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