Cassazione penale Sez. V sentenza n. 46965 del 18 dicembre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:46965PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Lo stato di ira, per essere rilevante ai fini dell'attenuante di cui all'art. 62, n. 2, c.p., deve essere proporzionato all'offesa subita e non può giustificare un'eccessiva reazione rispetto alla gravità dell'insulto o della provocazione ricevuta. I giudici di merito, nel valutare la sussistenza di tale attenuante, devono effettuare un attento raffronto tra la condotta dell'imputato e quella della persona offesa, al fine di verificare se vi sia stata una palese sproporzione tra l'entità dell'offesa subita e la reazione posta in essere. Pertanto, l'attenuante dello stato d'ira non può trovare applicazione quando l'imputato abbia reagito in maniera sproporzionata e ingiustificata rispetto all'effettiva gravità dell'insulto o della provocazione ricevuta, dovendosi in tal caso escludere la sussistenza del nesso di causalità psicologica tra l'offesa subita e la reazione violenta.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NARDI Domenico - Presidente

Dott. MARASCA Gennaro - Consigliere

Dott. SANDRELLI Gianfranco - Consigliere

Dott. PALLA Stefano - Consigliere

Dott. BRUNO ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) MU. FU., N. IL (OMESSO);

avverso sentenza del 05/06/2006 CORTE APPELLO di MILANO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. SANDRELLI GIAN GIACOMO;

Udita la Requisitoria del Procuratore Generale Cons. Dott. CEDRANGOLO Oscar, che ha concluso per l'annullamento con rinvio sull'articolo 62 c.p., n. 2.

Rigetto nel resto.

IN FATTO

MU.Fu. e' stato condanna…

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