Consiglio di Stato sentenza n. 6059 del 2022

ECLI:IT:CDS:2022:6059SENT

Massima

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Il consenso del titolare del diritto di affaccio sui locali prospicienti l'area pubblica concessa in occupazione costituisce un requisito indispensabile sia per il rilascio che per la conservazione della concessione di occupazione di suolo pubblico (OSP), sicché il venir meno di tale assenso legittima l'amministrazione concedente a revocare la concessione stessa. L'assenso del proprietario dei locali prospicienti, infatti, non si configura come mero atto di rinuncia all'utilizzo commerciale dell'area antistante, bensì come espressa dichiarazione che l'utilizzo di quella area da parte di terzi non incide sul pieno godimento e sulla piena utilizzabilità, anche commerciale, dei propri locali. Pertanto, una volta rilasciato, tale assenso non può essere considerato irreversibile, essendo sempre revocabile dal proprietario, con la conseguenza che la revoca della concessione di OSP da parte dell'amministrazione, in seguito al venir meno di tale requisito, non può che configurarsi come un atto dovuto e non discrezionale. Ciò indipendentemente dalle specifiche motivazioni addotte dal proprietario per revocare il proprio nulla osta, le quali, anche se di natura privatistica e non attinenti a profili pubblicistici, non incidono sulla legittimità del provvedimento di revoca adottato dall'amministrazione. Quest'ultima, infatti, non può che prendere atto del venir meno di un elemento essenziale per la permanenza della concessione, senza poter sindacare le ragioni soggettive che hanno indotto il proprietario a revocare il proprio consenso.

Sentenza completa

Pubblicato il 15/07/2022

N. 06059/2022REG.PROV.COLL.

N. 02621/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Settima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2621 del 2018, proposto da
Eden S.r.l., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dall'avvocato Giuseppe Martella, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Roma Capitale, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentata e difesa dall'avvocato Alberto Armenante, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

nei confronti

Pontificia Università San Tommaso D'Aquino, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dall'avvocato Riccardo Chilosi, con domicilio d…

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