La confisca di prevenzione disposta prima dell'entrata in vigore del d.lgs. n. 159 del 2011 resta soggetta alla disciplina transitoria di cui all'art. 177 dello stesso decreto, per cui la competenza a decidere sulla richiesta di revoca della confisca spetta all'organo giudicante che l'aveva originariamente disposta, ai sensi della l. n. 1423 del 1956, art. 7, senza che trovino applicazione le nuove norme sulla revocazione di cui all'art. 28 del d.lgs. n. 159 del 2011, le quali non hanno efficacia retroattiva. La disciplina transitoria di cui all'art. 177 del d.lgs. n. 159 del 2011 trova applicazione anche con riferimento alle richieste di revoca della confisca di prevenzione disposte prima dell'entrata in vigore del nuovo decreto legislativo, senza che possa ritenersi operante la nuova regolamentazione dell'istituto della revocazione di cui all'art. 28 dello stesso decreto. Pertanto, in tali casi, la competenza a decidere sulla richiesta di revoca spetta all'organo giudicante che aveva originariamente disposto la confisca, ai sensi della l. n. 1423 del 1956, art. 7, senza che possa trovare applicazione il riferimento all'art. 630 c.p.p. contenuto nell'art. 28 del d.lgs. n. 159 del 2011 né il criterio di competenza di cui all'art. 11 c.p.p. richiamato dalla Corte di appello di Palermo. La nuova disciplina, infatti, non può avere efficacia retroattiva in assenza di una espressa previsione normativa, dovendo trovare applicazione la normativa previgente, in ossequio al principio di irretroattività della legge penale sfavorevole.